La Mostra d'Oltremare: ieri, oggi e domani

Il ruolo della Mostra d'Oltremare è di primaria importanza per la città di Napoli. Ecco la sua storia.

Proprio ad inizio Maggio, ha ospitato il Comicon, la famosissima mostra di fumetti che, ormai da vent’anni, si tiene nel complesso fieristico, nel cuore di Fuorigrotta, che richiama migliaia di giovani da ogni parte della Campania.

Ovviamente, stiamo parlando della Mostra d’Oltremare, diventata ormai un’istituzione per i napoletani, con eventi come la Fiera della casa e la Fiera del baratto e dell’usato.

Storia

La sua lunga storia comincia durante il periodo fascista, nel 1937, quando nacque come “Esposizione Tematica Universale” con lo scopo di ospitare una manifestazione atta a celebrare l’espansione politica ed economica dell’Italia fascista sui mari e sulle cosiddette “terre d’oltremare”; proprio per la sua posizione nel Mediterraneo, fu scelta Napoli.

Dopo diverse discussioni riguardo l’ubicazione, infatti, fu presa in considerazione la Conca Flegrea per la configurazione pianeggiante, la vicinanza al mare ed alle zone archeologiche di Cuma e Averno, configurandosi anche nel progetto che Mussolini aveva per la città, riassunto nei 5 punti del suo discorso ai napoletani, del 1931: “Agricoltura, Navigazione, Industria, Artigianato, Turismo”.

Per costruire tutta la struttura, che cambiò radicalmente l’assetto urbano circostante, occorsero appena sedici mesi: il risultato finale fu 1.000.000 m², 36 padiglioni espositivi, un palazzo degli uffici, un’arena all’aperto dalla capienza di più di 10.000 persone, due teatri, una piscina olimpionica, ristoranti e caffè, un parco divertimenti, un parco faunistico ed un acquario tropicale e una preesistente zona archeologica d’epoca romana, inclusa all’interno del perimetro.

Fu inaugurata ufficialmente il 9 maggio 1940 dall’on. Vincenzo Tecchio, allora presidente della Mostra, alla presenza di re Vittorio Emanuele III. La “I Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare“, però, terminò appena un mese dopo, a causa dell’inizio della II guerra mondiale e dei susseguenti bombardamenti che la colpirono, con il 60% degli edifici che subì ingenti danni.

Solo nel 1948 ripresero i lavori di ricostruzione per la riapertura, che avvenne nel 1952, quando fu inaugurata la “I Mostra Triennale del Lavoro Italiano nel Mondo“. Purtroppo, la manifestazione fallì, provocando un aggravamento della situazione economica già precaria, determinando l’annullamento di tutti i progetti intrapresi.

La mostra,quindi, fu di nuovo chiusa, dando l’avvio, a partire dagli anni Sessanta, a un lungo processo di spoliazione e occupazione arbitraria degli spazi, dove si insediarono gli sfollati del terremoto del 1980.

Dal Gennaio del 1999, finalmente, il complesso è rinato e, dal 2001, è gestito dalla “Mostra d’Oltremare Spa“, nuova società partecipata da Comune di Napoli, Regione Campania, Provincia di Napoli e Camera di commercio di Napoli, dando inizio ad un programma di riqualificazione e valorizzazione, congiunto a un progetto di sviluppo economico-aziendale.

Oggi

Il complesso, oggi, ospita numerosissime strutture: tra tutte, la bellissima Fontana dell’Esedra che, ispirandosi alle installazioni della Reggia di Caserta, è una delle fontane monumentali della città, e l’Arena Flegrea, ormai punto di riferimento per lo svolgimento di diversi concerti e festival, tra cui il Premio Carosone.

Inoltre, nell’incantevole laghetto Fasilides, è stato ricostruito fedelmente il castello di “Gondar” con la sua piscina, originario della città imperiale di Facil Ghebbì, in Africa.

Proprio l’Arena, infine, sta vivendo un periodo di rinnovato splendore grazie alla gestione dell’imprenditore Floro Flores, che ha reso possibile la realizzazione del Noisy Naples Fest, manifestazione che, nell’edizione di quest’anno, vedrà esibirsi artisti del calibro di Sting e Noel Gallagher con i Noel Gallagher’s High Flying Birds.

Data di pubblicazione: 13 December 2023

Quartieri di Napoli

Lascia il tuo primo commento!

Inserisci il tuo commento